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Visita Museo Caproni di Trento

biplano

 

Sabato 30 agosto abbiamo organizzato una giornata di “ Lago e di Cielo” ambientata in Trentino.

Interessantissima ed emozionante la visita al Museo Aereonautico, ottimamente guidata ed illustrata dal nostro Istruttore e VicePresidente Lorenzo Menaldo.

La mattina ci siamo immersi nelle acque di S.Nicolò di Riva del Garda per completare con successo il Corso Ara Estensione, nel pomeriggio abbiamo visitato il Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni di Trento.

Il Museo è situato presso l’Aeroporto di Trento ed espone la prima (più antica) collezione aeronautica al mondo, costituita negli anni Venti del Novecento. La collezione venne istituita dal pioniere italiano dell’aviazione Ing. Gianni Caproni nato ad Arco nel 1886 ed uno dei primi costruttori di aerei in Italia.

Sin dai suoi primi anni di attività, Gianni Caproni decise di conservare all’interno delle sue officine alcuni fra i suoi aerei più importanti, anziché procedere alla loro dismissione e al riutilizzo dei materiali per altre costruzioni. Nel tempo si sono aggiunti alla collezione velivoli di altri costruttori a testimoniare l’evoluzione tecnica raggiunta in campo aeronautico in Italia e all’estero. Si trovano quindi oltre ai primi velivoli di Caproni, velivoli di ditte concorrenti nazionali ed estere risalenti a tutte le fasi del Novecento.

L’esposizione è molto curata e completa. Gli aeromobili esposti al pubblico si distinguono per la loro originalità, l’importanza storica e, in alcuni casi, per l’assoluta unicità. L’età dei pionieri è narrata dai Caproni Ca 6 e Ca 9 del 1911, mentre alla Prima Guerra Mondiale risalgono l’Ansaldo SVA 5, l’Ansaldo A1 Balilla e il Fokker D.VIII. Al periodo tra le due guerre risalgono importanti esempi di addestratori, aerei acrobatici e da turismo. Pezzo simbolo della Seconda Guerra Mondiale è il Savoia Marchetti SM79 Sparviero (soprannominato anche “Il Gobbo Maledetto”). Il Caproni Ca.193 o il Caproni Trento F-5 ricordano la difficile ripresa del dopoguerra, mentre il Lockheed F-104 G del 3° Stormo di Villafranca di Verona, che fa da guardiano al Museo, rappresenta il punto di svolta della produzione aeronautica italiana del secondo Novecento.

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Interessante e piacevole è stata la sezione “A scuola di volo” i cui simulatori hanno calamitato l’attenzione di tutto il gruppo ed in particolare di membri del Direttivo che si sono cimentati, con risultati alterni, ai comandi di una stupenda replica del biplano Ansaldo SVA5 della 87a Squadriglia “Serenissima” che aveva effettuato lo storico volo su Vienna di D’Annunzio nel 1918.

Dopo la visita al Museo, un incontro cultural-conviviale con le ottime specialità eno-gastronomiche della Valdadige, presso la cantina-ristorante Roeno, a Brentino-Belluno ha piacevolmente completato l’intensa giornata.

 

 

 

 

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