Scheda Immersione: Isola Gallinara
Area geografica | Liguria – Riviera di Ponente provincia Savona |
Località | Alassio – partenza da porto turistico |
Coordinate | vedi sotto |
Tipo di immersione | Area marina Protetta – Barca con guide autorizzate |
Tipo di fondale | Roccia-Sabbia-Coralligeno |
Prof. (min/max) | 3/40 m |
Correnti | Qualche volta medie-forti da sfruttare con buon barcaiolo |
Pesci | quasi tutte le varietà mediterranee – anche pesci di passo, ricciole etc + barracuda |
Organismi |
ottima biodiversità, indicato per immersioni di biologia marina |
Descrizione dell’immersione |
L’isola della Gallinara è situata a circa un miglio marino dalla costa ligure di Ponente di fronte alla città di Albenga. Si estende su una superficie di circa 11 ettari, ha la forma di una grande testuggine con il suo carapace che raggiunge un’altezza massima di 87 metri e il suo corpo che si adagia nel mare per circa 450 metri di larghezza e 470 metri di lunghezza.
Dal 1889 è riserva naturale e fa parte del Parco naturale regionale dell’Isola della Gallinara. È ricoperta da rigogliosa vegetazione mediterranea associata a entità floristiche rare, è sede delle più grandi colonie di nidificazione dei gabbiani reali del mare tirreno, oltre ai Cormorani ed al Columbro lacertino, un raro serpente. Le falesie sono costituite da quarziti di colore grigio, l’erosione marina ha determinato una morfologia a costa alta, più accentuata nei versanti meridionali e orientali, più esposti ai marosi, dove la stratificazione sub-orizzontale rende la falesia particolarmente suggestiva. La morfologia dei fondali riprende quella dell’isola: a sud i fondali raggiungono rapidamente i 50 m di profondità, mentre a nord non superano i 10 m. Le immersioni nelle acque circostanti sono ora permesse se organizzate da diving autorizzati. Nel settembre del 1998 fu posta sul fondale a 18 m di profondità una statua del Cristo redentore, il Cristo degli abissi. L’ambiente marino è molto diversificato, con una notevole ricchezza di habitat, da quelli di substrato duro, lungo le scogliere e le falesie, che scendono ripide soprattutto a Punta Sciusciaù a Est e Punta Falconara a sud, a quelli detritico-sabbiosi e a quelli di praterie di fanerogame marine a settentrione, come Cymodocea nodosa e Posidonia oceanica. Quest’ultima costituisce uno degli ecosistemi più produttivi e più ricchi di biodiversità, esporta biomassa, ossigeno ed energia verso altri ecosistemi, ospita numerose specie di interesse commerciale, stabilizza il fondale e protegge le coste dall’erosione. Numerose sono le alghe presenti ed importante è la presenza del Coralligeno formatosi per la presenza di organismi calcarei (vegetali e animali), che colonizzano generalmente substrati rocciosi poco illuminati tra i 25 e i 200 m di profondità. Tra i vegetali che hanno la particolarità di fissare il carbonato di calcio vi sono soprattutto molte specie di alghe rosse mentre tra gli animali sono presenti gorgonie, madreporiti e spugne multicolori. 1.Immersione baia della Falconara o del Cristo Re – punta Falconara:
Coordinate geografiche: 44°01′24.75″N 8°13′33.96″E Percorso media difficoltà. Tempo di immersione 35min Partenza zona baietta di punta Falconara, discesa sulla statua del Cristo ad una profondità di 18m, percorso subacqueo su fondale sabbioso per circa 20m fino a raggiungere le rocce di punta Falconara, si costeggia la parete fino ad una profondità di 24 – 25m dove una suggestiva colonia di Parazoantus indica il termine della discesa, risalita sulla parete fino a quota 18m circa e costeggiando il pendio ad una quota di 18 – 20m si fa ritorno alla statua. Si possono facilmente incontrare polpi, cernie, murene, nudibranchi e con un po’ di fortuna anche barracuda e dentici E’ possibile spingersi a punta Falconara fino a 30-36 m di profondità con possibili itinerari alternativi.
2. Immersione “Capo Sciusciaù”: Coordinate geografiche: 44°01′34.08″N 8°13′44.77″E / 44.026133°N 8.229103°E Multilivello per subacquei mediamente esperti Profondità da 10 a max 38 m, Possibili correnti di media intensità Si scende su di un fondo di 10-12 m e si giunge con più cadute fino a 38m. Belli sono gli anfratti e le grottine specie quella quadrata e quella triangolare. Le pareti sono rivestite di splendide Parazoantus axinellae. Si possono infatti incontrare polpi, murene, gronghi, cernie, talvolta delle rane pescatrici e in prossimità della punta non è raro imbattersi in branchi di barracuda e pesci di razza pelagica.
Ringraziamo Andrea, Fulvia e tutto il diving 6°continente per la professionalità e cortesia sempre dimostrata. Ottima l’ospitalità e la possbibilità di organizzare incontri gastronomici con la cooperativa di ittioturismo. Paola
Come arrivare: Da Verona: autostrada A4 fino a Brescia collegamento autostrada Brescia Piacenza A21 – poi A7 Milano Genova poi A26 verso Savona-Ventimiglia uscita Albenga poi Alassio porto turistico
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