Dopo un incontro con il Ponza diving center, torvato in fiera all’ Eudi di Bologna, e dopo i contatti organizzativi di rito, incuriositi da foto e racconti di chi aveva già avuto questa esperienza, quest’estate io, Cinzia, Gianni e Flavia abbiamo deciso di visitare l’isola di Ponza, storicamente famosa anche come luogo di confino, durante il fascismo, per personaggi politici scomodi o non graditi.
Il diving propone vantaggiosi pacchetti comprensivi di soggiorno e di immersioni, ovviamente scegliendo il periodo adatto, evitando le settimane di punta, che vanno da metà luglio a fine agosto.
Sull’isola la viabilità é essenziale, per cui consiglierei di lasciare la macchina a Terracina imbarcandosi poi sul traghetto veloce, che, in un’ora circa di navigazione, arriva a Ponza, oppure, volendo risparmiare, il più economico traghetto che trasporta veicoli e passeggeri, che però, impiega il doppio per la traversata.
L’isola è molto bella e si può girare con il piccolo pulmino di linea, che, sfiorando con “peli” millimetrici le auto ed i guard rail, arriva nelle località più suggestive dell’isola, come ad esempio “le piscine”, meta di tuffi e paesaggi mozzafiato.
Il Diving é semplice ma ben attrezzato, con una imbarcazione comoda e funzionale, si tratta infatti di un ex peschereccio riattrezzato a barca per immersioni, l’attrezzatura si può lasciare per l’intero periodo della vacanza sulla barca e gli accompagnatori, durante i full day, possono prendere il sole sul comodo ponte superiore, intervallando le bellissime immersioni con colazione, spuntini e pranzo in barca.
Le immersioni sono varie, noi abbiamo visitato bellissime pareti ricche di vita e di colori, un paio di relitti facilmente raggiungibili di navi e mezzi da sbarco, dove si possono vedere, aragoste, gronghi, murene,cernie e, sui fondali sabbiosi, simpaticissimi cavallucci marini e molto altro.
I ricordi di questa vacanza sono rimasti piacevolmente nei nostri cuori, per cui, penso, non mancherà un ritorno con altri amici e compagni di immersioni.
Maurizio