una serie di interventi e di operazioni sul campo, per migliorare le abilitá manuali e operative dei nostri subacquei, addestrandoli nell’esecuzione di lavori nell’ambito di un possibile, futuro, cantiere subacqueo.
Durante le immersioni previste, verranno svolti lavori reali, come, fra l’altro, la sostituzione delle vecchie piattaforme deila palestra subacquea, da anni utilizzata nei corsi di formazione e di specialità, a 30 e 40 metri, ora in condizioni non abbastanza adeguate, oltre alla manutenzione delle nuove piattaforme, ricostruite nelle scorse stagioni didattiche.
i nostri operatori potranno così acquisire dimestichezza nell’uso pratico di palloni di sollevamento, trasportando pesi e corpi morti di diversa natura, e nell’utilizzo di attrezzi di vario tipo, quali martelli, chiavi per svitare ed avvitare morsetti, imparando a gestire lo sforzo fisico evitando problematiche come l’affanno o il corretto svolgimento di immersioni operative, lavorando in sicurezza con una attenta sorveglianza delle lavorazioni in corso.
Per questo, ogni volta che verrà eseguita una operazione, verrà prevista una coppia di subacquei per sovraintendere i lavori di ogni squadra operativa, controllandone i tempi di immersione, i consumi d’aria ed ogni eventuale rischio connesso all’immersione ed alle lavorazioni in corso.
La visita ricognitiva fatta domenica, ha verificato lo stato conservativo e di staticità delle piattaforme poste a 10 e 20 metri, sostituite di recente, il controllo dello stato di deterioramento di quelle dei 30 m 40 m di cui si prevede la sostituzione nell’ambito di questo programma di addestramento, si è inoltre controllata la posizione dei due corpi morti esistenti in profondità, che verranno sollevati e spostati in una posizione migliore, come stabile base e zavorra per le nuove piattaforme previste a 40 e 30 metri di profondità.
Sono state così rilevate le misure dei blocchi di cemento, per poterne valutare il peso in base alla natura del materiale di cui sono costruiti, con la possibilità, così, di calcolare la capacità dei palloni di sollevamenrto necessari all’operazione.
Durante la risalita, abbiamo previsto e realizzato il rilevamento della posizione della vecchia piattaforma dei 20 m, smantellata ma ancora da demolire, come previsto, a breve, nel programma di bonifica e pulizia del fondale da rottami e tubi inutili.
La comunicazione agli operatori aderenti al programma é stata fatta in modo puntuale ma non troppo dettagliata, in modo da poter organizzare i lavori assegnando compiti e mansioni in modo elastico ed estemporaneo, come si potrebbe verificare in una vera emergenza, quando una preventiva rapida valutazione dei rischi e delle operazioni, con la ricerca delle migliori soluzioni ai problemi, saranno i fattori fondamentali per il successo o meno dei nostri interventi.
Il corretto svolgimento e successo delle opere realizzate, unitamente alle capacità acquisite saranno, sia per i partecipanti che per i nostri Istruttori, organizzatori e Capisquadra, la giusta soddisfazione di avere trovato esperienze, capacità e dimestichezza con procedure e con attrezzature nell’ambito acquatico, tali da poter affermare con orgoglio: ” Quel giorno, c’ero anch’io”.
Enzo Nadalini